Capita che
È la storia della vita.
Quando meno te l'aspetti, ti infliggono un taglio e se ne vanno portando via parte di te.
Ferite che si assommano a ferite.
Casuali, dicono. La colpa è tua, dicono.
Sei troppo esposta, insomma. Credi di essere innocente? Nessuno lo è.
Inevitabili gli scontri.
Sono fortuiti, affermano.
Marcati a tocchi ruggine perché tanto sostanziali ai riti quotidiani da apparirne fioritura necessaria. Cancrena rosso sangue sul corpo usurpato che si sgretola come un muro vecchio.
Mi sono sentita spesso con l’anima a nudo davanti a bocche fameliche.
Ho pensato: Se accetto la violenza/assorbo l'urto, svigorirò la pena.
Ho pensato: Così mi riduco, mi assottiglio, mi sottraggo.
Ho pensato a farmi Nulla senza capire che è proprio questa scelta la legittima del Vuoto originario
Che ci respira nel suo gorgo. Alfa=Omega.