Il bandolo della matassa
Siamo ai versi conclusivi della prima silloge del libro (La certezza del Mutamento).
L'urgenza di sapere mi ha trascinata in molti luoghi della mente. Ho percorso il mio personale labirinto, sentendomi come il mostruoso Minotauro del mito cretese. A me, però, non è data la misericordia della spada né la speranza della Luce.
Devo continuare la ricerca, abbandonando l'idea di un Liberatore che mi offra uno stato esistenziale qualsiasi oltre il labirinto.
Nessuna teoria filosofica o scientifica tiene.
Nessun Teseo mi accompagnerà nel viaggio e Galahad non potrà salvarmi.
Il bandolo della matassa tracima ormai dal bozzolo dell'ossessione radicata di capire a ogni costo grazie alla ragione. Riguarda solo me, dunque, la sfida di allargare i lembi del mio Vuoto particolare gettando ipotetici agganci di contatto.
Entrare nelle cose.
Insinuarsi Dentro ogni più piccolo elemento delle forme materiali, per rubarne l'ipotetica Verità, sembra una possibile soluzione.